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Tributo a Morricone sospeso a Noto, parla il tenore solista: “rammarico profondo. E poi sentire quei fischi…”

Le parole del tenore che ha aperto il concerto immediatamente sospeso

“Il rammarico è profondo. La serata aveva tutte le premesse per essere un evento straordinario: una cornice magnifica, un pubblico numerosissimo, quello delle grandi occasioni, pronto a vivere una splendida serata di musica. Personalmente ci tenevo moltissimo, ma purtroppo, a causa di problematiche organizzative, tutto è andato diversamente da quanto speravamo. È un peccato che un’occasione così bella sia stata rovinata”. È il primo commento di Lorenzo Papasodero, tenore solista, che ha aperto il concerto poi sospeso l’altro ieri.

“Ho accettato con estremo entusiasmo – spiega –  l’invito da parte del Coro Lirico Siciliano a intervenire nel concerto come Tenore Solista ma tengo a precisare che non sono coinvolto nell’organizzazione dell’evento e, come tutti i colleghi musicisti presenti su quel palco, estraneo agli aspetti organizzativi. Il mio compito era semplicemente quello di esibirmi e regalare emozioni allo splendido pubblico presente. Quando hanno comunicato che il concerto stava per iniziare, sono salito sul palco per fare ciò per cui sono stato ingaggiato, consapevole del fatto che però che non sarebbe stato semplice. Già da molti minuti si avvertivano le chiassose proteste di coloro che, pur avendo acquistato il biglietto, erano rimasti fuori senza poter trovare posto. E avevano tutte le ragioni per protestare, è stata una tremenda ingiustizia”.

“Nonostante sapessi che quei fischi non erano rivolti a me – aggiunge – vi assicuro che cantare in un clima del genere è stato estremamente difficile. Provate solo a immaginare cosa possa suscitare nell’animo di un artista una situazione così. Tuttavia, il mio compito era quello di esibirmi, e ho cercato di farlo al meglio, nonostante le circostanze portando a termine i primi due pezzi. È stato molto doloroso per me vedere e sentire quei fischi, anche se sapevo bene che non erano rivolti né a me né all’orchestra, al direttore o al coro. Erano chiaramente diretti a chi ha fallito nel garantire che lo spettacolo potesse svolgersi nel migliore dei modi. È stato un momento difficile, soprattutto perché quelle proteste hanno poi portato all’annullamento del concerto, deludendo tante persone che, come me, aspettavano con ansia quella serata”.


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