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Noto, Pd e Forza Italia all’unisono: “riaprire i siti museali in vista della stagione turistica”

La Sala degli Specchi, il teatro Tina Di Lorenzo e Palazzo Nicolaci sono chiusi al pubblico: oltre al danno d'immagine anche migliaia di euro di mancati incassi per il Comune

Prima Forza Italia e poi il Pd sono intervenuti sulla questione siti culturali del Comune chiusi, chiedendo venga sbloccata la situazione alla luce anche delle recenti sentenze e, soprattutto, in vista della nuova stagione turistica. Già quella scorsa è saltata, con la Sala degli Specchi, il teatro Tina Di Lorenzo e Palazzo Nicolaci chiusi al pubblico: oltre al danno d’immagine anche migliaia di euro di mancati incassi per il Comune, che li gestisce attraverso un apposito appalto che, però, ha avuto diverse e continue controversie giuridiche puntualmente raccontate da NotoNews.it.

A inizio settimana era stata Forza Italia a chiedere che qualcosa si muovesse, inserendo nel discorso anche i problemi con la Villa del Tellaro, con il sito che in questi giorni è stato chiuso al pubblico.

“I principali siti museali della città sono chiusi al pubblico senza alcuna ragione plausibile – si legge nella nota -. Sono trascorsi più di due mesi da quando il supremo organo amministrativo ha messo la parola fine alla querelle amministrativa che, tra annullamento di gara, aggiudicazione provvisoria e incroci di ricorsi e controricorsi, aveva paralizzato la fruizione dei servizi turistici e culturali. Ad oggi tutto tace mentre nel frattempo è già iniziata la stagione primaverile, periodo in cui si inizia a registrare il maggior afflusso di turisti e visitatori. Un danno economico incalcolabile se, oltre alla mancata entrata nelle casse comunali degli intrioti dei biglietti di accesso, si considera il danno di immagine per una città come Noto, riconosciuta quale meta turistica di eccezionale e rara bellezza, blindata nella più totale inerzia ed inefficienza. Come se non bastasse è di questi giorni la notizia della chiusura della Villa Romana del Tellaro, un altro sito di altissimo valore storico, custode della memoria storica e identità di una civiltà millenaria. La nostra comunità non può pagare lo scotto della incompetenza, inettitudine e disinteresse della classe politica locale né delle difficoltà organizzative interne che l’attuale direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Architetto Carmelo Bennardo, ha paventato. Chiediamo che si intervenga al più presto con provvedimenti tempestivi ed efficaci, al fine di risolvere definitivamente il problema e consentire la riapertura al pubblico dei siti culturali e la piena fruizione turistica degli stessi”.

Ieri è arrivata la nota del Pd, invece. “Nonostante diversi pronunciamenti della giustizia amministrativa (tutti contro l’operato del Comune) – si legge – i siti museali continuano inspiegabilmente a rimanere chiusi. Sono trascorsi più di due mesi dall’ultima sentenza e non si comprende come può, l’amministrazione comunale, non ottemperare la decisione dei giudici. Aldilà dell’interesse del ricorrente a vedere applicata la sentenza, aldilà del danno all’immagine di una delle mete turistiche più rinomate, si protrae un grave danno economico per le casse comunali. Mentre l’amministrazione comunale ha imposto l’aumento di tasse e tributi (l’IRPEF comunale è stata aumentata al massimo consentito; anche i diritti nel settore urbanistico e la tassa sui rifiuti hanno visto un aumento considerevole), la stessa amministrazione rinuncia ad incassare decine di migliaia di euro che normalmente si ricavano dalle visite ai nostri luoghi di interesse turistico. Una città in default che, oltre ad aumentare le tasse, non fa nulla per incrementare le entrate. Già in questi giorni si registra una consistente presenza di turisti e i siti museali non sono ancora fruibili. Il circolo PD di Noto sollecita gli uffici preposti, su cui ricade la responsabilità dell’emanazione degli atti amministrativi, ad adottare i giusti provvedimenti che consentano l’immediata riapertura dei siti museali per permetterne la fruizione ai turisti. Basta di fare mielina a danno della città”.

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