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Noto, manca (3 volte) il numero legale e il consiglio comunale salta: rinviate mozione sul cimitero e relazione annuale del sindaco

Per l'opposizione "la maggioranza non è più autosufficiente", per Figura la minoranza ha un "comportamento poco chiaro"

Manca 3 volte il numero legale e il consiglio comunale durante il quale si doveva discutere, tra le altre cose, della mozione sul cimitero comunale e l’affidamento della gestione a soggetti esterni presentata dall’opposizione e della relazione annuale del sindaco salta. Ed è un continuo j’accuse: l’opposizione parla di maggioranza senza numeri dopo essersi rifiutata di fare da “stampella” e tenere il numero legale per lo svolgimento dei lavoro, mentre il sindaco Figura ribatte dicendo che l’opposizione “sfugge al confronto”. C’è poi anche un aspetto di forma, la maggioranza ha tentato di invertire l’ordine di trattazione dei due argomenti e questa è stata, per usare termini un po’ troppo abusati, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’opposizione abbandona l’aula e il consiglio comunale “non s’ha da fare”.

Tutto in 24 ore. Sì, perché il consiglio comunale con ben 12 punti all’ordine del giorno era stato convocato per venerdì 17 alle 18. In aula sono presenti 5 rappresentanti della maggioranza e 4 dell’opposizione, la seduta è valida e il consigliere di maggioranza Giovanni Campisi chiede il prelievo dei due punti più importanti (cimitero e relazione annuale del sindaco). Prelievo che passa, ma contestualmente viene invertito l’ordine: la mozione sul cimitero che era all’8° posto dell’ordine del giorno va trattata dopo la relazione del sindaco che invece era all’11° posto. L’opposizione non ci sta, esce dall’aula e fa mancare il numero legale, costringendo il presidente della massima assise Pietro Rosa a sospendere la seduta e a rimandarla di un’ora. Dopo un’ora poco cambia: il numero legale non c’è, la maggioranza non riesce a raggiungerlo da sola e tutto è rinviato all’indomani.

Ma l’indomani, vale a dire ieri, le cose non cambiano: in aula i consiglieri di maggioranza sono solo 5, l’opposizione entra in aula e ci resta solo per ribadire di non essere d’accordo con l’inversione dell’ordine di trattazione dei due argomenti e di non poterne discutere (riferimento alla mozione sul cimitero) con gli scranni della maggioranza (quasi) vuoti. E succede quello che è successo il giorno prima: la maggioranza non ha i numeri per far svolgere i lavori del consiglio comunale e la seduta è chiusa.

Poi seguono le rivendicazioni a colpi di post. I 4 dell’opposizione parlano di “maggioranza non più autosufficiente” e non “più in grado di garantire il numero legale”.  “Al di là della penosa vicenda per la quale il sindaco – scrivono Leone, Tiralongo, Cutrali e Sammito – ha imposto di trattare per prima la sua Relazione annuale, che non interessa a nessuno, nemmeno ai suoi consiglieri (tanto è vero che non sono venuti), il dato indiscutibile è che il Sindaco quella Relazione non l’ha nemmeno iniziata, perché non è più in grado di garantire il numero legale. Con chi avremmo dovuto dibattere la nostra mozione se 7 consiglieri comunali di maggioranza erano assenti? Dopo lo schiaffo in faccia che la Città ha ricevuto venerdì con l’anticipazione della Relazione annuale del sindaco, posticipando la mozione dell’opposizione contro la gestione trentennale privata del Cimitero, ieri ci siamo rifiutati di fare la stampella di un Sindaco che non ha una maggioranza che gli possa garantire il funzionamento del Consiglio. Ma a questo punto una domanda ci sorge spontanea: volete vedere che i 7 consiglieri di maggioranza erano assenti perché favorevoli alla mozione dell’opposizione e quindi contro la gestione privata trentennale del Cimitero di Noto?”.

Per Figura, che già ieri mattina aveva definito quello dell’opposizione uno “stucchevole teatrino” volto al “non voler entrare nel merito delle questioni, preferendo la bagarre politica”, la maggioranza era pronta a discutere la mozione sul cimitero in consiglio comunale ma “il comportamento adottato dalla minoranza non è stato chiaro”.

“La politica, soprattutto su temi sensibili come quello del servizio cimiteriali, dovrebbe essere caratterizzata da coerenza e serietà, evitando comportamenti come quelli dimostrati ieri sera. Prima propongono la mozione, poi la vogliono ritirare, infine chiedono la sospensione della seduta. Alla ripresa dei lavori, scappano dall’aula consiliare. La nostra Amministrazione è sempre disponibile al dialogo e al confronto, ma è fondamentale che le azioni politiche siano portate avanti con responsabilità e senza lasciare spazio a strumentalizzazioni. In ogni caso, come sempre, siamo pronti a discutere nel merito e mettere a nudo le loro bugie dette durante questi mesi. Il cimitero è un luogo pubblico e resterà di proprietà dei cittadini. Ribadiamo Il nostro no alla privatizzazione, sì ai servizi che i nostri concittadini meritano da tempo”.

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