“Continuano le bugie e le mezze verità su disabili gravi, gravissimi e caregiver. Alla dichiarazione dell’Asp di Siracusa, che afferma che sarà data assistenza ADI ai disabili gravissimi, tramite cooperative, che a chi usufruisce del servizio h24, sarà concessa assistenza per le ore “extra” da personale Asp, secondo l’Asp ore in più concesse dal giudice ma che invece sono state concesse in primis dalle UVM Asp, poi contestate in periodo Covid e adesso le famiglie assegnatarie vittime di procedimento giudiziario avviato dalla stessa asp di Siracusa, per togliere h24 e portare i disabili in strutture apposite. Alle dichiarazioni festose della Regione, che asserisce di aver riconosciuto la figura del caregiver, assolutamente invece non riconosciuta ma presa in considerazione solo per PAI e qualche corso di formazione, mentre le vere problematiche rimangono pesantemente sulle spalle dei caregiver stessi, vedasi abbandono sociale, abbandono posto di lavoro, isolamento, non riconoscimento della figura in merito a scatti previdenziali, nessuna legge che ne preveda l’usura fisica e mentale, nessun supporto vero e strategico. A queste dichiarazioni prettamente politiche, si deve rispondere asserendo che, quanto detto o approvato, risulta assolutamente futile e inutile nel concreto, lasciando tutte le vere richieste sia dei familiari di disabili gravissimi, sia dei caregiver, senza attuazione. Che si annulli il processo giudiziario in atto contro i disabili gravissimi in assistenza h24 ADI, che si riconosca la figura professionale del caregiver, che vengano presi in considerazione atti di semplificazione della vita di assistiti e assistenti e si dia attuazione a una vera rete sanitario- sociale , per donare la giusta dignità a chi ad oggi si trova assolutamente abbandonato a se stesso e deve festeggiare proclami politici senza base solida e concreta”. Lo dice Giovanni Parentignoti, presidente dell’associazione Azahar, a seguito delle ultime notizie riguardati la gestione dell’Adi da parte dell’Asp di Siracusa.
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