Si intitola “Io contro me” ed è la prima mostra (fotografica) personale di Roberto Scalzone, allestita in collaborazione con Studio Barnum Contemporary e il Comune di Noto, ospitata nei bassi di Palazzo Nicolaci e che ha anche un sottotitolo che è un invito a riflettere: “Il corpo deve sopravvivere ad una mente che vuole morire”. La cura artistica è affidata a Cristina Cataneo e Vincenzo Medica.
Sono 38 gli scatti raccolti, con due personaggi ritratti, Corrado e Moussa, che diventano protagonisti di un viaggio che poi altro non è che il viaggio di tante altre persone, tutte sensibili e che hanno anche un disperato bisogno di ascoltarsi.
Gioia, rabbia, disperazione, felicità, ambizione, fiducia, attesa: tutte emozioni raccontate attraverso gli scatti fotografici, andando però oltre. Come se, appunto, fosse il corpo a decidere che direzione dare alle nostre vite, anche quando sembra sia la mente a prendere il sopravvento.
Dopo il taglio del nastro un fuoriprogramma: il protagonista del viaggio, Corrado, ha abbracciato chiunque dei presenti lo volesse.
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