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Noto, Italia Nostra sulla gestione del sito Unesco: “varie complessità che derivano dall’ampio sistema di governance”

Al termine del convegno che si è svolto a Palazzo Nicolaci

Il Convegno sull’attuazione del Piano di Gestione Sito Unesco “Città tardo-barocche del Val di Noto”, tenutosi a Noto il 31 Maggio nel salone delle feste di Palazzo Nicolaci, ha fatto emergere varie complessità derivanti dalle criticità del macro sistema più ampio di governance, il quale investe anche la gestione del Sito.

Il Distretto Turistico del Sud-Est, quale Organismo di Gestione sotto forma di Società consortile mista a responsabilità limitata, è stato rappresentato dal Presidente del CdA, dott. Corrado Figura e dal Presidente dell’Unità Operativa dedicata al Sito Unesco, dott. Fabio Roccuzzo, i quali hanno portato a conoscenza le azioni di promozione concretizzate dal Distretto e le iniziative progettuali in corso, con la costante comunicazione tra i diversi Enti preposti, come ad esempio le Soprintendenze, nel tempo si sono consolidate buone prassi collaborative verso obiettivi di valorizzazione dell’area vasta distrettuale.

Con la presenza di ampia parte del Direttivo Nazionale dell’Associazione “Italia Nostra” arch. Michele Campisi, Segretario generale e arch. Luigi De Falco, Vice Presidente, si sono condivise le istanze caratterizzanti lo spirito divulgativo e promozionale dell’associazione stessa, arricchite dalla consapevolezza dell’importanza del nostro territorio nel contesto Italiano e proponendosi come soggetti del processo di tutela dei valori universali riconosciuti. Si sono ipotizzate soluzioni anche giuridico-legislative a rafforzamento dell’attuazione dello strumento “Piano di Gestione”.

ICOMOS Italia, nella figura del suo attuale Presidente, Ing. Arch. Maurizio Di Stefano, e il Comitato Italiano Turismo Culturale, con il delegato Prof. Arch. Francesco Calabrò, hanno acceso l’attenzione sugli aspetti di cautela riguardanti le zone buffer delimitate dallo stesso riconoscimento Unesco e proposto metodi e indicatori che potrebbero contribuire a costruire progetti pilota per migliorare i processi di monitoraggio.

I lavori del Convegno hanno avuto la durata dell’intera giornata di venerdì 31 maggio e sono stati accompagnati da due mostre temporanee, gli autori Turi Avola e Rosanna Garofalo, attraverso immagini fotografiche e ricami di sfilato siciliano, hanno saputo cogliere gli aspetti artistici del periodo tardo-barocco attualizzandoli al nostro tempo con le loro proposte contemporanee.

La partecipazione del pubblico in sala, insieme alle voci che hanno animato il dibattito, sono state da stimolo per tanti relatori che ricoprono ruoli istituzionali regionali, tant’è che l’On. Nello Dipasquale ha ravvisato la necessità di migliorare le azioni di coordinamento sulla gestione del vasto territorio inserito nella WHList.

L’alta sorveglianza di tutela espletata dalle Soprintendenze, il lavoro dei professionisti che operano sui beni, il mondo accademico universitario, vedono avanti a sé un lungo percorso sulle tematiche volte a garantire la tutela e la compatibilità degli interventi sul patrimonio di alto valore architettonico e artistico, nonchè la necessità di considerare la visione rigenerativa urbana dei centri storici.

L’opportunità creata dall’iniziativa intrapresa dalla Sezione territoriale Italia Nostra “Val di Noto”, ha rinnovato interesse sul tema trasversale che investe tanti attori e responsabilità.


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