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Noto, il gioco degli scacchi come strumento pedagogico per gli ospiti della Casa di Reclusione

Gli studi dimostrano che gli scacchi migliorano la qualità della vita dei detenuti attraverso l’applicazione delle regole, il valore della legalità e il rispetto dell’avversario. Le capacità analitiche che gli scacchi insegnano, le doti di “problem solving” che si acquisiscono, inoltre, possono essere utili anche una volta usciti di cella

A Noto, nei mesi di novembre e dicembre si è svolto per un Corso di Scacchi destinato agli ospiti della locale Casa di Reclusione. All’iniziativa, promossa dal Direttore della Casa di Reclusione di Noto dott. Santo Mortillaro e coordinata dai Responsabili dell’attività formativa, dott.ssa Daniela Di Falco e dott.ssa Francesca Ali, ha collaborato, in veste di volontario esterno, l’Istruttore Federale

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