Il Tar di Catania ha accolto il ricorso presentato da 7 dipendenti del Comune di Noto, difesi dall’avvocato Massimo Filiberto, per non aver ottemperato ad un decreto ingiuntivo del 2023 del Tribunale di Siracusa, sezione lavoro e previdenza.
Decreto con cui al Comune era stato ingiunto di pagare ai 7 dipendenti somme arretrate per un totale di circa 31mila euro. Notificato a mezzo pec del 28 agosto 2023, il Comune non si è opposto nei termiini di legge e con decreto del 5 novembre 2023 il decreto è stato dichiarato definitivamente esecutivo. L’11 novembre veniva nuovamente notificato, assieme al decreto di esecutorietà.
Non essendo state liquidate le somme, i ricorrenti hanno chiesto al Tar di ordinare all’amministrazione obbligata di conformarsi al giudicati e di nominare, in caso di perdurante inottemperanza, un commissario ad acta.
Trattenuto in decisione, il ricorso è stato ritenuto fondato, con collegio che in data 17 aprile – giorno della camera di consiglio – ha evidenziato come il decreto ingiuntivo non fosse stato ancora eseguito. Ed è stato ritenuto anche fondato, in quanto trascorsi i 120 giorni dalla notifica del titolo di credito al Comune.
Da qui l’obbligo “dell’Amministrazione di conformarsi integralmente al giudicato di cui in epigrafe, provvedendo al pagamento in favore dei
ricorrenti delle somme dovute e specificate nel titolo, nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione in via amministrativa – o dalla notificazione a cura di parte, se anteriore – della presente sentenza”.
Come commissario è stato nominato il segretario generale del Comune di Avola, il quale, in caso il Comune non rispetti il termine dei 60 giorni, dovrà insediarsi e procedere al compimento degli atti necessari ad eseguire il decreto ingiuntivo entro altri 60 giorni.
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