È la Musica Sacra prodotta ed eseguita a Noto e in Sicilia a cavallo tra il Seicento e l’Ottocento il tema dell’edizione numero 12 di “Nella ferita la cura”, la manifestazione che commemora il terremoto dell’11 gennaio 1693 giunta quest’anno alla 12^ edizione.
Evento organizzato dall’Archeoclub d’Italia Aps sede di Noto, in collaborazione con il Comune di Noto, la Diocesi di Noto e l’Archivio di Stato. Una due giorni di approfondimenti, passeggiate, convegni e concerti.
Si comincia l’11 gennaio: dalle 9 alle 13 la visita guidata alla mostra allestita all’Archivio di Stato di Palazzo Impellizzeri dal titolo “Musiche Sacre, i maestri di cappella della città di Noto”. Alle 12 in punto il rintocco delle campane della Cattedrale per ricordare le vittime del terremoto che distrusse l’antica Noto e l’intero Val di Noto. Alle 15, invece, la Santa Messa a San Domenico in suffragio delle vittime, alle 16:30 in Sala Gagliardi il convegno “La musica sacra a Noto e in Sicilia tra Seicento e Settecento” con interventi di studiosi, come il dott. Salvatore Fresta del Teatro Bellini di Catania, la storica dell’arte dott.ssa Alexandra Ieni e la dott.ssa Elena Muscat dell’Archivio della Cattedrale di Malta.
Alle 21 nella Basilica del Ss Salvatore il concerto di “Musiche Sacre a Noto e in Sicilia tra Seicento e Ottocento” con la direzione artistica di Andrea Schiavo e con il coro Ensemble Harmoniosi Concenti, il coro Ensemble Canto Antico e il coro Paolo Altieri.
L’indomani alle 9:30 a Noto Antica la tradizionale passeggiata della Memoria a cura dell’Archeoclub d’Italia Aps sede di Noto.
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