Un ruolo “inconcepibile”, quello della Soprintendenza, che in questo momento si occupa del controllo e anche del render fruibile le bellezze e i monumenti mentre invece dovrebbe staccarsi da questo doppio ruolo, tenendo per sé il solo controllo e “lasciare che siano i privati, poi, a gestire i beni”. Durante l’incontro avvenuto settimana scorsa al Tina Di Lorenzo a Noto
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