I fondi al Comune di Avola fanno litigare sindaco ed ex sindaco di Noto

Botta e risposta tra l'ex sindaco Corrado Bonfanti e l'attuale primo cittadino Corrado Figura e, ancora una volta, il motivo del contendere è gira attorno alla dichiarazione di dissesto

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Botta e risposta tra l’ex sindaco Corrado Bonfanti e l’attuale primo cittadino Corrado Figura e, ancora una volta, il motivo del contendere è gira attorno alla dichiarazione di dissesto approvata dal consiglio comunale nell’autunno del 2022. Nel mezzo, però, c’è l’esempio di Avola, anzi ci sono i fondi che il Comune di Avola riceverà dal Ministero dell’Interno e dell’Economia pari a 5 milioni di euro per aver approvato il piano di riequilibro pluriennale del bilancio.

La scossa – è proprio il caso di dirlo dopo il terremoto registrato ieri in mare a 89 chilometri da Siracusa – l’ha data di buon mattino l’ex inquilino di Palazzo Ducezio Corrado Bonfanti con un post sulla propria pagina Facebook.

“Il tempo è sempre un grande galantuomo e certifica gli errori, specie quelli di arroganza e imprudenza – scrive Bonfanti – con Decreto del 12/3/2025 il Ministero dell’Interno e quello dell’Economia hanno concesso al Comune di Avola un contributo di 5 milioni di euro perché Ente che ha approvato, nel 2014, un piano di riequilibrio pluriennale del proprio bilancio, piano ancora in essere. Il piano è previsto dalla legge prima che si arrivi al dissesto, ed è il piano che ho chiesto a questa scellerata amministrazione comunale di Noto, senza risultato alcuno. Indubbiamente l’adozione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, della durata, prevista dalla legge, che va da 4 a 20 anni, sarebbe stata la procedura più vantaggiosa poiché avrebbe permesso la conservazione di una identità dell’ente locale e una autonomia organizzativa contrariamente a quanto avviene durante un dissesto finanziario. Nessun tentativo, nessuna proposta alla Corte dei Conti, solo odio e livore per chi doveva, nelle malate intenzioni dell’amministrazione in carica, mettere in cattiva luce chi aveva amministrato prima, ad esclusivo danno dei cittadini. Oggi, avremmo avuto anche noi a Noto il contributo di 5 milioni di euro; oltre al danno la beffa”.

La risposta del sindaco Figura è arrivata attraverso un video. “Questa mattina – dice – dopo la scossa di terremoto, avvertiamo un’importante notizia dall’ex sindaco Corrado Bonfanti, che ha fatto fallire il comune di Noto, non avendo argomenti attacca la nostra amministrazione dicendo che siamo degli amministratori improvvisati e abbiamo perso 5 milioni di euro di contributo perché nel 2014 non abbiamo presentato un piano di riequilibrio, dimenticandosi che nel 2014 il sindaco era lui e che nel 2020 ha creato un buco di bilancio pari a 91 milioni di euro di debiti, facendo fallire il Comune di Noto, come certificato da dalla Corte dei Conti, dai revisori dei conti e da una sentenza del Tar per aver compiuto operazioni economiche finanziarie scellerate a danno di tutti i cittadini di Noto. E ne ricordiamo qualcuna come i contributi per oltre 4 milioni non versati ai dipendenti comunali. I 32 milioni di euro di mutui che dovevano servire per pagare i fornitori e in parte sono stati utilizzati per altro iva non versata e pagata con un residuo di mutuo. Per non dimenticare neanche le strade del piano alto un milione e seicento mila euro di mutuo e un anno dopo quelle strade sono crollate e ancora oggi paghiamo una rata di sessanta mila euro l’anno e ricordiamo anche il famoso appalto delle strisce blu con cui in pieno Covid ha continuato a versare quindici mila euro al mese alle casse della ditta, pur essendoci una legge nazionale che bloccava il servizio per tutto il periodo del covid che lui ha utilizzato solo per tre mesi e pagava quindici mila euro al mese di soldi dei nostri concittadini per macchine e autobus che non venivano a visitare la nostra città. Bene, io a questo ex amministratore che è rimasto nella storia di questa città per aver fatto fallire insieme ai suoi amici il Comune di Noto, gli auguro una serena Pasqua”.


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