Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha respinto la domanda di sospensione dell’efficacia della sentenza del Tar presentata dalla ditta che si era aggiudicata la gestione dei siti culturali del Comune di Noto. Gestione la cui aggiudicazione era stata annullata, di fatto, dal Tar, che accogliendo il ricorso presentato dall’altra ditta che aveva partecipato alla gara, ricorso ritenuto “fondato e meritevole di accoglimento”, aveva disposto l’annullamento della determina di settore con cui veniva assegnato l’appalto.
La ditta in questione aveva presentato “domanda di sospensione dell’efficacia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale di accoglimento del ricorso di primo grado, presentata in via incidentale dalla parte appellante”, in giudizio si erano costituti il Comune e l’altra ditta che aveva dato vita al primo ricorso.
Il Cga ha ritenuto che “non sussistono i presupposti per la concessione della richiesta misura cautelare”, in quanto “le argomentazioni della società appellante non fanno emergere con l’evidenza richiesta in questa sede il fumus del gravame, ciò che impedisce di suo l’isolata considerazione del periculum, il quale peraltro, nella fattispecie, fa leva sull’interesse pubblico alla continuazione del servizio allo stato affidato alla società, che è estraneo alla sfera giuridica della deducente”.
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