Tanti studenti ma anche tanti rappresentanti istituzionali oggi a Noto per il corteo silenzioso in memoria di Sara Campanella, la 22enne originaria del palermitano, il cui omicidio commesso a Messina è stato confessato da Stefano Argentino, suo compagno di corso di 27 anni originario di Noto.
Per il vescovo di Noto mons. Salvatore Rumeo: “Il linguaggio più bello è quello legato all’essere e ci siamo perché vogliamo gridare il nostro alla violenza. Siamo vicini ai familiari di tutte le vittime e sopratutto a quelli di Sara. Con la nostra presenza è anche il nostro silenzi possiamo costruire una civiltà dell’amore. Possiamo farlo credendo nel rispetto e nella cultura, nelle azioni che permettono di costruire ponti. Sono tante le cose che uniscono, poche quelle che ci allontanano. Ecco lavoriamo insieme nel ricordo della vita di Sara. La vogliamo ricordare viva ed è giusto che le istituzioni ci siano insieme alle scuole per camminare insieme”.
Per il sindaco di Noto Corrado Figura che ha fortemente voluto questo momento dopo aver partecipato lunedì scorso ai funerali a Misilmeri, “Noto ha risposto in maniera chiara: ognuno di noi è Sara. Attraverso questo cortei abbiamo voluto dire che l’amore è rispetto e felicità. Lo abbiamo organizzato di mattina per consentire la partecipazione dei giovani: attraverso eventi del genere si vuole dare un segnale forte alle future generazioni. Ci siamo stretti accanto a Sara e alla sua famiglia: Sara sarà ognuno di noi, per sempre”.
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