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Maltempo a Noto, superato il record di pioggia registrato nel 2023

Analizzando sempre gli stessi dati è possibile notare come buona parte delle precipitazioni si siano verificate nelle ultime 24 ore, con Noto che ha fatto registrare 98,6 millimetri di pioggia, Pachino 93,8 e Siracusa con 71,8 millimetri

È la zona sud della provincia di Siracusa quella maggiormente colpita dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia in questi giorni. Nelle ultime 48 ore, infatti, secondo i dati forniti dal Sias, Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano, nella sola zona di Pachino sono stati registrati oltre 223 millimetri di pioggia. Nettamente inferiori, ma comunque importanti i valori di precipitazioni registrati a Noto (con 163 millimetri) e Siracusa (con 119mm). Analizzando sempre gli stessi dati è possibile notare come buona parte delle precipitazioni si siano verificate nelle ultime 24 ore, con Noto che ha fatto registrare 98,6 millimetri di pioggia, Pachino 93,8 e Siracusa con 71,8 millimetri.

Come ricordato dal Sias, il settore sud-orientale negli ultimi anni è stato interessato da fenomeni di grande rilievo dal punto di vista delle intensità e degli accumuli, non ultimo il ciclone Helios del 9-10 febbraio 2023. Oggi, nonostante non si stia parlando di eventi climatici estremi come quello del ciclone Helios, tra domenica e lunedì sono stati comunque prodotti accumuli a tre cifre in buona parte della provincia di Siracusa. Tra le 10 e le 21.50 di ieri la stazione Sias Noto di C.da San Nicola ha registrato la caduta di 109,6 mm, superando il record di 102,4 mm registrato il 9 febbraio 2023 proprio in occasione del ciclone Helios.

La stazione Sias Pachino, che ha registrato il massimo accumulo complessivo di 223,2 mm nelle 48 ore, non ha invece superato il livelli registrati nel 2023. Per quanto riguarda l’evolversi delle condizioni meteo, dal Sias fanno sapere che si attendono ulteriori precipitazioni copiose per effetto dell’evoluzione che l’attuale circolazione depressionaria potrà assumere nelle giornate di venerdì e sabato, quando secondo le previsioni modellistiche un flusso umido di origine subtropicale potrebbe dare origine ad accumuli elevati soprattutto a ridosso dei rilievi del settore ionico.


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