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Dalla Regione fondi per i Comuni in dissesto, risorse anche per Pachino, Noto e Rosolini

Un emendamento presentato dal deputato Pd Spada che ha trovato il sostegno del collega di Fi Gennuso

Dalla Regione Siciliana sono in arrivo fondi per i Comuni in dissesto e predissesto: nel dettaglio arriveranno tra i 380 e i 410 mila euro anche per Pachino, Noto e Rosolini, nella zona sud della provincia, Floridia e Lentini nella zona nord.

Comuni che sono stati inseriti tra i beneficiari grazie a un emendamento presentato dal deputato regionale del Pd Tiziano Spada che ha poi trovato anche la condivisione (e la firma) del collega di Forza Italia Riccardo Gennuso, come lui stesso spiega.

Proprio ieri il deputato Pd Spada ha sentito la necessità di fare chiarezza sulla vicenda, spiegando che “in origine i fondi erano per i comuni in dissesto o predissesto che non superavano i 15mila abitanti, poi ci siamo accorti che sarebbero rimasti esclusi alcuni comuni della nostra provincia e si è chiesto di inserire tra i comuni beneficiari quelli fino a 25mila abitanti, facendo così rientrare i comuni di Floridia, Lentini, Pachino, Noto e Rosolini. Ho preparato l’emendamento e, lo dico ad onore del vero, quando presente mi interfaccio con il collega Riccardo Gennuso, chiedendo sostegno a questa iniziativa per portare a casa un risultato importante per la nostra provincia”.

“Emendamento – ha aggiunto Spada – che poi è stato approvato, che ha permesso a questi comuni di essere inseriti tra quelli destinati a ricevere risorse importanti che contribuiranno a risollevare le sorti delle casse degli enti. Tutto questo per fare chiarezza: lo dico a chi si sta galvanizzando, non prendetevi meriti e non intestatevi battaglie”.

Nel dettaglio dei comuni della zona sud della provincia di Siracusa che beneficeranno delle risorse in questione, Noto riceverà 434mila euro, Rosolini 385mila e Pachino 401mila. Era stato nei giorni scorsi il deputato di FI Riccardo Gennuso ad anticipare la notizia, spiegando che si trattava di importanze risorse che permetteranno ai Comuni di rispondere alle esigenze della comunità locali, potendo potenziare così servizi essenziali di assistenza, come per esempio il servizio Asacom, a conferma di un’importante attenzione alle necessità delle persone.


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