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Noto, il calcio abbatte le distanze con la “Partita con mamma e papà”

Alcuni detenuti del carcere di Noto di poter trascorrere qualche ora in assoluta tranquillità e spensieratezza con i propri figli e le proprie famiglie

Più di una semplice giornata dedicata allo sport: la “Partita con mamma e papà” ha permesso ad alcuni detenuti del carcere di Noto di poter trascorrere qualche ora in assoluta tranquillità e spensieratezza con i propri figli e le proprie famiglie, tra un calcio alla sfera e una simpatica merenda a fine partitella.

Era il secondo anno che il carcere di via Garibaldi partecipava all’iniziativa organizzata dall’associazione Bambini senza Sbarre, con la supervisione del Ministero della Giustizia. I detenuti hanno ricevuto l’ok alla partecipazione dal magistrato di sorveglianza Maria Irene Guglieglimino su proposta dalla direttrice dell’istituto la dott.ssa Elisabetta Zito.

A ospitare la partita è stato l’oratorio della parrocchia del Sacro Cuore, messo a disposizione dal parroco don Giuseppe Favaccio. Erano presenti alcune volontarie della parrocchia, i volontari Caritas e dell’associazione Livatino, il cappellano del carcere netino don Sebastiano Boccaccio, l’educatrice e responsabile dell’area trattamentale dott.ssa Francesca Alì e l’intera squadra formativa e di assistenti sociali.

Erano presenti soprattutto le famiglie dei detenuti: una lunga e piacevole mattinata, con tanto di partita ufficiale che si è aperta con la tradizionale foto e si è conclusa al triplice fischio dell’arbitro, il volontario Giorgio Lapitari. Un modo per spezzare le giornate sempre uguali, un momento di inclusione aspettando un futuro che sia migliore. Senza sbarre, proprio dal nome dell’associazione che ha promosso l’iniziativa.

Per finire merenda per tutti, offerta dal supermercato Sessa e dal panificio Carpano.

 


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