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Noto, l’esperienza del Patto di fiume Simeto per ispirare la rigenerazione del bacino fluviale dell’Asinaro

Il 4 ottobre all'ex Cantina sperimentale un incontro "lezione"

Come affrontare le sfide comuni e le potenzialità dei nostri bacini fluviali: dalla desertificazione e il degrado dei territori ad uno sviluppo sostenibile e integrato, attraverso processi di ascolto e coinvolgimento delle comunità. L’esperienza decennale del Presidio Partecipativo del Patto di fiume Simeto per ispirare la rigenerazione del bacino fluviale dell’Asinaro.

Il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto è una rete di decine di associazioni e singoli cittadini della Valle del Fiume Simeto (un territorio a cavallo tra monti Nebrodi, Erei e il vulcano Etna, tra le province di Catania ed Enna) che opera dal 2015 per promuovere un grande piano di Sviluppo Sostenibile e di Tutela Proattiva della Valle del Simeto, dei suoi ecosistemi e delle comunità umane che vi risiedono.

Il Presidio agisce e coinvolge secondo il metodo della partecipazione civica, elabora progettualità dal basso, avanza proposte e istanze alle amministrazioni locali, con le quali ha stretto nel Maggio del 2015 un Patto, denominato “Patto di Fiume Simeto” (sottoscritto dal Presidio, da 10 comuni della Valle e dall’Università degli Studi di Catania), finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione delle peculiarità storiche, culturali, paesaggistiche e sociali della Comunità Simetina, all’implementazione di un piano di Sviluppo Sostenibile improntato ai principi dell’Economia Circolare, dell’Inclusione e della Solidarietà.

Parteciperanno: David Mascali, Presidente Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto. Paolo La Greca, Professore ordinario di Urbanistica, Università di Catania e Vice Sindaco di Catania. Laura Saija, Professore associato di Urbanistica, Università di Catania. Giusy Pappalardo, Ricercatrice in Urbanistica, Università autonoma di Barcellona.

Venerdì 4 ottobre 2024 dalle 16:30 alle 18:30 alla Cantina Sperimentale, Piazza Pantheon, Noto.


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