L’istituto Giovanni Aurispa è salvo. Il Comune di Noto ha vinto il ricorso presentato al Tar di Palermo contro la decisione regionale di accorpare l’Aurispa con gli istituti Maiore e Melodia. Il decreto assessoriale, infatti, aveva ribaltato il provvedimento esitato dalla conferenza provinciale che prevedeva l’autonomia dell’istituto comprensivo. “Abbiamo protetto gli interessi degli studenti – dice soddisfatto il sindaco Corrado Figura – delle loro famiglie e dell’intera comunità netina”.
Nel corso della conferenza provinciale del 17 novembre 2023, infatti, l’Amministrazione scolastica propose il mantenimento “del presidio scolastico autonomo dell’Istituto Comprensivo Verga di Canicattini Bagni con popolazione scolastica di 581 e il mantenimento del presidio scolastico autonomo dell’Istituto comprensivo Valle dell’Anapo di Ferla con popolazione scolastica di 382 alunni, evidenziando gli istituti da sopprimere per compensare il mantenimento dell’autonomia delle due scuole citate. I rappresentanti delle Amministrazioni partecipanti alla conferenza vennero quindi resi edotti dell’esistenza di due proposte alternative, recanti l’indicazione degli istituti scolastici da sopprimere per compensazione: la prima proposta recava l’indicazione dell’istituto Todaro di Augusta; la seconda individuava come da sopprimere gli istituti Aurispa di Noto e Sant’Alessandra di Rosolini.
Nel riassumere la proposta tecnica di razionalizzazione della rete provinciale di Siracusa, tuttavia venne proposto alla conferenza di compensare il mantenimento dei citati istituti di Canicattini Bagni e Ferla con la soppressione dell’Istituto Todaro di Augusta e dell’Istituto Sant’Alessandra di Rosolini, in sostanza individuando una terza soluzione rispetto alle due originariamente prospettate.
Nel riassumere la proposta tecnica di razionalizzazione della rete provinciale di Siracusa, tuttavia venne proposto alla conferenza di compensare il mantenimento dei citati istituti di
Canicattini Bagni e Ferla con la soppressione dell’Istituto Todaro di Augusta e dell’Istituto Sant’Alessandra di Rosolini. Scelta giustificata dalla conferenza regionale in quanto improntata “a un principio di rigorosa tutela delle realtà territoriali più piccole, ubicate in aree montane o la cui permanenza nel territorio rappresenta un importante presidio di legalità”.
Motivazione che non convince affatto i giudici amministrativi, che hanno evidenziato come l’avversata soppressione dell’Istituto Comprensivo “Aurispa” di Noto è stata adottata non solo in difformità dalle risultanze della precedente istruttoria condotta col pieno coinvolgimento degli altri Enti locali interessati, ma disattendendo la proposta tecnica che la stessa Amministrazione scolastica aveva presentato in conferenza provinciale e, soprattutto, senza rendere minimamente conto delle ragioni di una scelta che, in definitiva, “oblitera totalmente gli esiti del confronto istruttorio, fino a quel punto correttamente svolto e fisiologicamente sviluppatosi con l’apporto procedimentale dei vari Enti coinvolti. Tanto, a maggior ragione, per il rispetto dovuto ai principi di sussidiarietà e di leale collaborazione tra gli Enti coinvolti a diverso titolo nel complesso procedimento amministrativo in questione”.
E quindi l’assessorato regionale, pur in assenza di un obbligo di riaprire la discussione sul dimensionamento scolastico, avrebbe dovuto rendere evidenti le ragioni alla stregua delle quali si è ritenuto di modificare il piano di dimensionamento della rete scolastica della provincia
di Siracusa. Provvedimento annullato, Aurispa salvo.
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