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Noto, lettera in redazione: “in centro storico sfruttamento degli animali”

Il riferimento è al presunto utilizzo di alcuni pappagallini per chiedere offerte in cambio di foto con gli animali (o semplici carezze)

Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in redazione a Siracusa News e firmata dalla signora Lucilla Mancini, la quale racconta di aver trascorso le sue vacanze a Noto, trovando la città “bellissima” ma di aver altrettanto notato una spiacevole situazione: quella dell’utilizzo di alcuni pappagallini da parte di alcuni giovani che avvicinano i turisti per convincerli a scattarsi una foto con gli animali  (o semplicemente ad accarezzarli) in cambio di una offerta.

Una situazione che la signora Mancini ha prontamente segnalato a Palazzo Ducezio, alla Polizia Municipale e anche alla Lav, proprio con la lettera che segue.

“Sono in vacanza a Noto – scrive – e ho notato che nel corso principale vari soggetti usano dei volatili per attrarre i turisti. Più precisamente: due ragazzi, presumibilmente di etnia rom, avvicinano i passanti invitandoli a prendere in mano dei pappagallini inseparabili; un altro tiene su un braccio  un gufo legato ad un laccio sempre come attrazione per i turisti; ovviamente in ogni caso in cambio di soldi. Queste attività denotano mancanza di rispetto per gli animali, usati come oggetti e non considerati esseri senzienti quali sono, oltre al disprezzo per la legalità e non fanno onore alla vs. bellissima città. Vi chiedo di intervenire prontamente con controlli da parte del servizio di polizia municipale e rimango in attesa di un vs. gentile riscontro. Saluti antispecisti”.

Segnalazione integrata con un altra mail che conteneva quanto segue: “aggiungo che negli ultimi gg di soggiorno a Noto mi sono accorta che i pappagallini erano legati ad un filo in modo che non potessero scappare e si possono ravvisare gli estremi del maltrattamento. Aspetto un vs.gentile riscontro”.


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