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Noto, un Progetto di Pubblica Utilità per garantire la pulizia del Palatucci

I destinatari del Ppu avviato a Noto sono due detenuti della Casa circondariale della Città

Un partenariato pubblico-privato per promuovere la persona. E’ questo l’obiettivo ultimo del Progetto di Pubblica Utilità avviato lunedì 15 luglio a Noto. I partner coinvolti sono il Comune di Noto, Settore VII-Politiche Sociali, l’associazione “Rosario Livatino”, la Diocesi di Noto e la Casa di Reclusione di Noto. I progetti di Pubblica Utilità (PPU) consistono in iniziative di carattere straordinario che prevedono l’inserimento temporaneo dei partecipanti per svolgere lavori di pubblica utilità. I destinatari del Ppu avviato a Noto sono due detenuti della Casa circondariale della Città, mentre l’area interessata dagli interventi è il centro polivalente “Palatucci”, sito in contrada Zupparda.

Il sindaco di Noto Corrado Figura, assente per impegni istituzionali, ha affidato i suoi saluti e i suoi auguri per la riuscita del progetto agli assessori Prado e Giocastro.

“La funzione rieducativa e riabilitativa del carcere è stabilita in maniera chiara dalla nostra Costituzione, poiché la funzione principale della detenzione è quella di trasformare il comportamento del detenuto, di riclassificarlo socialmente e di trasmettergli un nuovo quadro di valoriSempre consapevoli di tale finalità – afferma il dott. Paolo Giocastro, assessore alle Politiche Sociali di Noto, siamo stati pronti e felici ad accogliere la proposta progettuale avanzata dall’associazione “Rosario Livatino” di Noto.  

Non a caso è stato scelto, quale territorio destinatario dell’intervento, il centro “Palatucci”: “Lo sport – afferma l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo di Noto Massimo Prado, rappresenta uno degli ambiti privilegiati dei processi educativi. Ogni disciplina sportiva veicola, trasversalmente, l’importanza di avere e rispettare delle regole; tale rispetto è sinonimo di inclusione e partecipazione attiva”. 

L’associazione “Rosario Livatino” è un ente no-profit che, attraverso varie azioni progettuali e iniziative, mira a diffondere la cultura della legalità. Proprio per tale motivo la scelta delle persone da impiegare non è affatto casuale. “Ringraziamo la Direzione della Casa di reclusione di Noto che, condividendo i nostri obiettivi, si è subito attivata per realizzare, di concerto con il Tribunale penale di Catania, tutti gli atti propedeutici all’avvio del progetto”. A parlare è il legale rappresentante dell’associazione che, attraverso i suoi volontari, garantirà anche un’azione di tutoraggio dei reclusi inseriti nel Progetto di Pubblica Utilità.

Nella fattispecie, gli stessi, cureranno il verde pubblico adiacente il campo di basket. Gli interventi si realizzeranno, con cadenza settimanale, dalle ore 9:00 alle ore 12:00.

Anche la Diocesi di Noto, nella persona di S.E. Mons. Salvatore Rumero, ha voluto contribuire fattivamente alla realizzazione del PPU che potrà rappresentare un prototipo per altre possibili azioni da realizzare in un prossimo futuro. “Gli ultimi del Vangelo – ha avuto modo di affermare l’alto prelato –  sono chiamati a stare sempre al centro di ogni programma di promozione sociale e umana. La Chiesa netina, senza sfumature e sottili distinzioni tra problema sociale, economico e religioso, dice chiaramente che gli oppressi, i maltrattati, gli schiacciati e i prigionieri sono i poveri che Dio cerca, con i quali solidarizza, per farli uscire a libertà. Proprio per tale motivo il povero deve essere l’ago della bilancia che, sempre, deve indicare la via da seguire”.

La dottoressa Francesca Alì, Educatrice della casa circondariale di Noto, ha espresso la sua soddisfazione per il progetto avviato. “Il carcere – ha affermato – è sia un luogo in cui espiare le pene, ma anche (e soprattutto) un’istituto che deve favorire la rieducazione e l’inserimento sociale. Ringrazio i vari partner coinvolti che hanno permesso a due nostri detenuti di intraprendere un’esperienza che, certamente, li formerà”.

Presente anche il Direttore della BCC di Pachino che, sempre attenta alle esigenze del territorio, ha donato all’associazione “Rosario Livatino” un pullmino per la regolare esecuzione del Progetto.


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