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Noto, Dimora delle Balze presenta “8 albe”: il tema di quest’anno è “Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica“

Il tema del 2024, acqua e oceano, è esplorato da artisti internazionali attraverso linguaggi che spaziano dal documentario alla finzione

Dimora delle Balze presenta la seconda edizione di “8 albe” dal titolo “Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica “ che si terrà nella splendida dimora ottocentesca alle porte di Noto, in Sicilia, dal 1° al 29 agosto, per quattro giovedì del mese (1-8-22-29). La rassegna artistica ideata nel 2023 è nata con lo scopo di promuovere lo sviluppo dell’arte contemporanea nell’isola e nel Sud Italia, valorizzando la trasversalità e l’interdisciplinarità dei linguaggi artistici. Curata per il secondo anno consecutivo da Carolina Ciuti, esperta in video arte e direttrice dell’edizione spagnola della rivista digitale exibart, la manifestazione rinnova l’intento di fare di “8 albe” un appuntamento centrale nella programmazione artistica contemporanea italiana per entrare nel tessuto della società portando il progetto, nelle prossime edizioni, anche all’esterno della struttura.

Focalizzata sulla produzione video con il titolo evocativo “Tra le increspature: riflessi di una storia oceanica”, 8 albe avrà come tema principale l’acqua e gli oceani e presenterà lavori di artisti di fama internazionale come Daniel G. Andújar (Almoradí, 1966) con l’opera El juguete de los hados, 2022 [Il giocattolo del fato]; Julian Charrière (Morges, 1987) con il suo lavoro Iroojrilik, 2016; Aimée Zito Lema (Amsterdam, 1982) con The Sea as Common Ground (From a Wave Point of View), [Il mare come terreno comune (Dal punto di vista di un’onda)] del 2022, Basim Magdy (Assiut, 1977) con No Shooting Stars [Nessuna stella cadente] del 2016. A chiudere la rassegna, giovedì 29 agosto, sarà l’artista spagnolo Fito Conesa (Cartagena, 1980) con la proiezione e performance Anoxia, un preludio constante. Verrà prima proiettato un medio-metraggio di 15 minuti che esplorerà la vita sotto il livello del mare, prodotto dall’artista nel 2023 grazie a un premio conferito dal Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya. Alla proiezione seguirà una performance di Conesa insieme alla cantante d’opera Claudia Schneider (Roses), sodale della compagnia di Carles Santos.

Le opere di questi artisti affrontano il tema dell’acqua e degli oceani da prospettive poetiche, naturali e geopolitiche, mettendo in luce l’importanza dell’acqua come risorsa che influenza le  decisioni dei governi e i movimenti delle popolazioni.

«L’oceano non è solo una massa d’acqua che copre gran parte del nostro pianeta» osserva la curatrice. «È un simbolo di immensità e mistero, una dimensione che incarna la forza della natura e la sua capacità di rigenerazione e distruzione. Culturalmente l’oceano ha ispirato miti, leggende e narrazioni, fungendo da metafora per l’ignoto e l’infinito. Esplorando i modi in cui è stato rappresentato nella storia dell’arte e della letteratura, emergono visioni contrastanti: da un lato, luogo di pace e riflessione; dall’altro, teatro di pericoli e avventure. L’oceano rappresenta dunque un’entità complessa, un vasto abisso che sfugge a definizioni univoche. In un continuum concettuale con la passata edizione di 8 albe, questa rassegna video intende esplorarlo in quanto elemento naturale, dispositivo culturale e palcoscenico di scambi infiniti».

Attraverso l’arte Dimora delle Balze apre le porte di questa splendida tenuta immersa nella macchia mediterranea siciliana, «perché la natura è al centro della nostra vita, delle nostre attività, di tutti i nostri progetti» sottolineano gli organizzatori. «Mediante le tematiche scelte di anno in anno con 8 albe, vogliamo approfondire ulteriormente l’indagine artistica sulla natura, focalizzandoci ora sulla narrazione dell’acqua e degli oceani. La contaminazione da plastiche, ad esempio, è un’emergenza che dobbiamo affrontare e fermare a ogni costo. Il gesto creativo possiede una forza di denuncia che può contribuire a questa causa».

Nonostante la sua vastità e importanza, l’oceano rimane tuttavia uno degli ambienti meno esplorati del pianeta. Attualmente, si stima che solo il 5% dei fondali marini sia stato mappato e studiato con precisione. I fondali marini sono un tesoro di biodiversità e possiedono risorse naturali inestimabili, ma sono anche vulnerabili alle attività umane e ai cambiamenti climatici. Attraverso un coro di voci e di linguaggi artistici che uniscono il documentario, il saggio, e la finzione, 8 albe unisce diverse possibili storie oceaniche, invitando lo spettatore a considerarne non solo la bellezza, ma anche il mistero e le sfide. «L’oceano è un elemento vitale del nostro mondo» sottolinea Carolina Ciuti «un crocevia di culture e un palcoscenico di storie umane, ma anche un indicatore cruciale della salute della nostra politica e del nostro pianeta».

L’edizione 2024 di 8 albe conta inoltre la collaborazione con TBA21 Thyssen-Bornemisza Art Contemporary, che ha ceduto alcune delle opere dei propri fondi video. La complicità con l’istituzione è stata voluta per il suo impegno nello studio e nell’esplorazione degli oceani. È infatti iniziativa di TBA 21-Academy il progetto Ocean Space a Venezia, che promuove la realizzazione di una relazione più profonda con l’oceano e altri corpi d’acqua attraverso l’arte, ispirando la cura e l’azione.


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