La solita grande folla ad attendere l’abbraccio di corsa tra i due simulacri, gli applausi e il volo delle colombe, la benedizione ai presenti dall’ultima rampa della scalinata della Cattedrale, dove poi i due simulacri sono stati conservati e resteranno fino a domenica. Ma nella Pace di ieri c’è stata una novità importante, legata alla tradizione e che ha sorpreso un po’ tutti. I giubbini indossati dai portatori dei due simulacri non erano più rossi per chi portava il Cristo Risorto, e azzurri per chi portava la Madonna: sia da una parte, sia dall’altra, i portatori indossavano un giubbino color rosa pastello.
Il perché è presto svelato:la Confraternita dei Capuccinelli, confraternita che organizza le processioni della Domenica di Pasqua, ha deciso di uniformare i colori, scegliendo come colore unico la stessa tonalità di rosa dello stendardo che la identifica. Una scelta legata alle tradizioni, ma dietro cui c’è anche un altro aspetto: indossando un giubbino dello stesso colore, i portatori (che con grande impegno e passione portano avanti le processioni della Domenica di Pasqua, processioni che cominciano di buon mattino e vedono proprio nella Pace il momento conclusivo) possono alternarsi, potendo “cambiare” simulacro in caso di necessità senza problemi. Cosa che in passato era resa complicata proprio dalla differenza di colore dei giubbini.
Segreto svelato, dunque. I due simulacri, intanto, restano in Cattedrale: lo faranno fino al 7 aprile, domenica, con il rientro nella chiesa di Sant’Isidoro previsto di sera.
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