Indagato per truffa per essersi allontanato in orario di lavoro senza aver timbrato l’uscita, il procedimento penale è stato archiviato su richiesta avanzata dal Pm e accolta dal Gip del Tribunale di Siracusa che ne ha dunque riconosciuto l’estraneità dei fatti e l’infondatezza della notizia di reato.
Si è chiusa così la vicenda che vedeva protagonista un dipendente del Comune di Noto indagato per truffa proprio nei confronti dell’ente comunale. I fatti si riferiscono all’1 settembre 2022, giorno in cui il dipendente comunale aveva timbrato in entrata per poi allontanarsi dalla sede di lavoro senza timbrare in uscita, restando inoltre coinvolto in un incidente stradale.
Nelle deduzioni del Pm, quel giorno il dipendente comunale, in qualità di Rsu, aveva presentato con apposita nota la richiesta di permesso sindacale, per poi allontanarsi. Nota che, stando a quanto scritto dal Pm nella richiesta di archiviazione del procedimento, è stata depositata lo stesso giorno ma, da ulteriori accertamenti, protocollata il 7 settembre (senza visto) e il 9 settembre (con visto).
Secondo il Pm, la “discrasia temporale” sarebbe stata da ricondurre a una modalità di gestione interna dell’ufficio e non a una condotta fraudolenta del dipendente comunale che venne indagato per truffa, che, sempre secondo il Pm, avrebbe omesso di timbrare l’uscita per “mero errore, attribuibile ad una negligenza, avendo creduto che bastasse la presentazione dell’istanza…per potersi allontanare allontanare dal lavoro”.
Da qui la richiesta del Pm di archiviazione presentata a giugno 2023, con le deduzioni accolte dal Gip del Tribunale di Siracusa a dicembre 2023.
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