“Non molleremo di in solo centimetro la questione, che personalmente (ribadisco, affermo e confermo) considero una scriteriata e discrezionale ingiustizia politica piovuta dall’alto, in barba alla volontà di un territorio che in sede di conferenza provinciale del 17 novembre 2023 aveva già deciso di non toccare la scuola Aurispa, in barba ad ogni principio di equità territoriale, in barba ad ogni presupposto di estensione territoriale. Sono dati di fatto che Noto detiene il territorio più ampio dell’intera regione e comprendere che la perdita dell’autonomia della scuola Aurispa avrebbe gravi ripercussioni sia sul versante logistico/organizzativo che sul consequenziale piano della qualità dell’attività didattica; basti pensare che l’Aurispa di Noto gestisce in atto anche classi di scuola primaria e secondaria di primo grado dislocate nelle nostre contrade e a diversi chilometri di distanza”. Così il presidente del Consiglio comunale Pietro Rosa dopo la prima sentenza del Tar di Palermo sul caso Aurispa e sua aggregazione agli altri due istituti scolastici presenti in città.
Tar che ha ritenuto di non concedere la sospensiva ma di rimandare tutto alla sentenza di merito prevista per il 20 giugno 2024 ai sensi dell’articolo 55 comma 10 del codice del processo amministrativo che recita quanto segue “Il tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare, se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito”.
Tradotto: ti tutelo con la sollecita definizione dell’udienza di merito.
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