È botta e risposta sulla questione dimensionamento scolastico tra il presidente del Consiglio comunale di Noto Pietro Rosa e l’assessore alla Pubblica istruzione di Rosolini Lucia Piazzese.
Al centro del contendere le scelte dell’assessorato regionale dell’Istruzione sul dimensionamento scolastico in provincia, con l’istituto netino Aurispa che dal prossimo anno scolastico sarà aggregato ai due già presenti in città. Aurispa che sarebbe stato sacrificato per salvare l’istituto Sant’Alessandra di Rosolini. Da qui la presa di posizione di Rosa, che annuncia – anche lui – l’arrivo del ricorso ed è pronto a chiedere un incontro all’Ars sull’argomento.
“È stata ribaltata la volontà popolare di un intero territorio – spiega senza mezzi termini Rosa – chiaramente espressa con la conferenza provinciale del 17 novembre 2023, che prevedeva il mantenimento dell’autonomia dello storico istituto comprensivo Aurispa, sancendo invece che per la zona sud istituto soggetto a compensazione e consequenziale perdita dell’autonomia fosse il Sant’Alessandra di Rosolini. Senza nessun reale criterio, la conferenza regionale ribalta tutto, il Sant’Alessandra mantiene l’autonomia, l’Istituto Aurispa la perde. Terrificante: invece di cercare eventuali soluzioni per la tutela e la salvaguardia di entrambi gli istituti, l’Aurispa di Noto e il Sant’Alessandra di Rosolini, cosa succede? Vedo svolazzare post su Facebook, dove, ancor prima del recente decreto, un deputato regionale festeggia, accogliendo i meriti per i risultati che una città di un territorio ha ottenuto a discapito di un’altra città dello stesso territorio. Mi dissocio pubblicamente e comunico il mio più profondo dissenso nei confronti di una gestione regionale dell’istruzione che nulla ha avuto a che vedere con la volontà del territorio, esprimendo parimenti dissenso rispetto a chi da deputato regionale ritiene di averne avuto il merito. Complimenti! Mi sono già confrontato con l’amministrazione. Il ricorso che come Comune di Noto ci accingiamo a fare sarà preceduto da apposita delibera di giunta, accompagnata, se ritenuto utile, da consequenziale ratifica del nostro Consiglio Comunale, che è e rimane l’organo maggiormente rappresentativo della nostra città. Sul versante politico, domani stesso chiederò un incontro alla competente commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana richiedendo la contestuale presenza dell’assessore al ramo, affinché ci vengano spiegati i “criteri anti territorialità” utilizzati e come le carte in tavola possano cambiare nel giro di poco più di un mese e nel tragitto che dalla provincia va alla regione. Pronto al confronto con chiunque e chicchessia ai fini di plausibili e condivisibili soluzioni che auspico siano politiche”.
Parole che non sono piaciute nella vicina Rosolini, tanto da costringere l’assessore alla Pubblica istruzione Lucia Piazzese a replicare in maniera forte e decisa, arrivando a definire l’intervento di Rosa come una “posizione dettata più da mero campanilismo che presa d’atto di una realtà evidenza”.
“Certamente – prosegue l’assessore Piazzese – non era volontà popolare di un intero territorio quella espressa con la conferenza provinciale del 17 novembre 2023, che prevedeva il mantenimento dell’autonomia dello storico I.C. “G. Aurispa di Noto” e la perdita dell’autonomia fosse il Sant’Alessandra di Rosolini. Un’anomalia prontamente evidenziata dall’Amministrazione Spadola con apposito atto deliberativo e inviato alla Conferenza dei Servizi. Un atto giuntale nemmeno preso in considerazione dai vari componenti né tantomeno perorato dal rappresentante delegato dal sindaco Spadola nella persona proprio del Sindaco di Noto Figura. se questa la si vuole chiamare volontà del popolo bisogna capire di quale popola stiamo parlando. Mo sembrano del tutto inopportune poi i rilievi mossi al parlamentare regionale del nostro territorio che si è speso invece per una giusta causa rivendicando l’applicazione di criteri equi e giusti e soprattutto equi e giustamente avallati successivamente in sede regionale. La difesa del territorio, del nostro territorio va portata avanti sempre nel pieno rispetto di tutto e di tutti con la massima equità e le giuste rivendicazioni. E allora che il Presidente faccia quello che crede anche con atti deliberativi nelle sedi che crede opportune, eventualmente noi non staremo a guardare. Anche noi siamo, sempre attenti e vigili alle problematiche che investono la nostra Città , saremo in grado di difendere i nostri diritti qualora ce ne sarà di bisogno”.
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