“Esiste un’etica del cibo che è pure un segno di civiltà. Difatti ogni boccone che ingeriamo dovrebbe sempre essere frutto di una scelta consapevole, riferita sia all’origine del cibo sia alle sue conseguenze sul metabolismo. È un discorso di responsabilità nei confronti dei fornitori ma anche nei riguardi dei fruitori, ovvero noi stessi“. Questo il filo conduttore del consueto convegno
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