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Noto, arriva Codex Festival vol. 12: tre giorni ad “alto tasso di sperimentazione linguistica”

Sperimentale quest’anno anche la location, lo spazio antistante gli ex Magazzini della stazione ferroviaria

Si svolgerà a Noto dal 13 al 15 settembre la dodicesima edizione del Codex Festival. Da sempre una manifestazione attenta a proporre al proprio pubblico contenuti multidisciplinari di arti performative che spaziano tra teatro, musica, danza e istallazioni visive e sonore. Tre giornate ricche di appuntamenti con un alto tasso di sperimentazione linguistica.

Sperimentale quest’anno anche la location, lo spazio antistante gli ex Magazzini della stazione ferroviaria di Noto. Luogo inedito a questo tipo di manifestazioni, ma nel quale già da diverso tempo l’associazione Cantina Sperimentale Iblea, promotrice del festival, in collaborazione con il Comune di Noto e con altri Enti partner porta vanti un progetto di riqualificazione urbana dell’area, con l’intento di realizzare un centro culturale ibrido che diventi luogo di condivisione per i cittadini di Noto e sede per le residenze di artisti nazionali e internazionali, per la produzione e la programmazione dello spettacolo dal vivo.

Si inizia venerdì 13 alle ore 19 con la compagnia teatrale Nardinocchi/Matcovich, già vincitrice del premio scenario infanzia nel 2020, che al Codex Festival porterà il suo ultimo lavoro dal titolo “Strada Maestra”. Lo spettacolo che aprirà il festival prevede una passeggiata oggettiva, che simbolicamente partirà dal Teatro Tina Di Lorenzo, attraverserà il Corso V.E., per poi arrivare tutti insieme, artisti e pubblico, alla stazione ferroviaria dove lo spettacolo proseguirà. Dichiarano i due artisti: “Strada Maestra è uno spettacolo tout public, pensato sia per luoghi all’aperto che per luoghi al chiuso, urbani e non, perché ciò che ci interessa è la possibilità di contrapporre la natura incontaminata all’intervento dell’uomo.” Nella stessa giornata alle ore 21,30 sarà di scena la compagnia teatrale Muta Imago, come si definiscono nel loro sito, “un progetto di ricerca artistica e una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006 e oggi con base a Roma e a Bruxelles, guidata da Claudia Sorace (regista) e Riccardo Fazi (drammaturgo/sound designer). Nel 2022 Muta Imago ha vinto il Premio Ubu per il miglior progetto sonoro e miglior attore protagonista con lo spettacolo Ashes e nel 2024 ha partecipato alla Biennale di Venezia Teatro con lo spettacolo Le tre Sorelle. A Codex Festival Muta Imago porterà la performance wi/Fii “Dopo il Diluvio”. La cui drammaturgia ispirata ad influenze archeo futuriste, si adatta ai luoghi in cui è rappresentata, trasformando spazi in rovina in un Tempio risorto. La prima serata si concluderà con la performance musicale del musicista Riccardo Leotta. Il suo progetto solista “Reisenz” mette insieme Tecno e IDM con tessiture ambient, field recording, e glitch music.

Sabato 14 alle ore 19.00 sempre nello spazio antistante gli ex magazzini della stazione di Noto, sarà di scena il danzatore e performer Giuseppe Muscarello con “Sull’Identità” spettacolo prodotto da MUXARTE. Ispirato a Uno Nessuno e Centomila di Luigi Pirandello. Il corpo in movimento racconta di un individuo stereotipato in cerca della propria essenza, oltre le maschere imposte dalla società. Alle ore 19.30 l’attenzione si sposterà nell’area cultura e talk per la presentazione del libro “I luoghi che abiteremo”. Il testo offre una visione multidisciplinare sui temi del riuso di attrezzature infrastrutturali dismesse e nasce dal progetto Riqualificazione urbana degli ex magazzini della stazione di Noto finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU (PNRR), coordinato da Cantina Sperimentale Iblea in convenzione con SDS Architettura e Patrimonio culturale di Siracusa dell’Università di Catania. Si prosegue alle ore 21.30 con lo spettacolo performance Extintion/Les Phalènes, prodotto dalla compagnia francese A Short Term Effect.

Tra danza e concerto, Alexandre Roccolì e Tomas Laigle su testi di Ilenia Caleo, affidandosi alla penonbra, giocano con la luce e le sue pulsazioni, fondendo elementi visivi, sonori e coreografici, in un esperienza immersiva che riflette sulle immagini fugaci impresse nella mente durante la notte. La serata del sabato si chiude con il set di musica prodotta dei dischi in vinile dal titolo Records From Sicily di Mirko Fanciullo. Uno dei più attivi rappresentanti dell’onda mediterranea a livello nazionale ci farà immergere tra migliaia di titoli da ascoltare e ballare tutti d’un fiato. Questa dodicesima edizione si chiuderà domenica 15 all’ora di pranzo con l’evento Pranzo e Saluti. Il tradizionale pranzo della domenica per condividere riflessioni e opinioni su ciò che abbiamo visto e vissuto sui diversi palchi del festival e per condividere desideri e proposte su ciò che vorremmo vedere nelle future edizioni di Codex Festival.

Dichiara Salvatore Tringali, direttore artistico del festival: “Codex Festival vol. 12 nasce dall’urgenza di condividere un luogo fisico con il nostro pubblico. Uno spazio unico di incontro e scambio per il nostro agire. Un luogo che ci permetterà, ancora una volta, di guardare in modo diverso non solo l’umanità che ci circonda, ma anche i luoghi e gli spazi che abiteremo insieme. Siamo fermamente convinti che questa condivisione, scandita dall’alternarsi di performance di teatro, musica e danza, sfugga alla logica quotidiana e, proprio per questo motivo, sia preziosa e meritevole di essere salvaguardata”.


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